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L'uscita dell'RSD Michael alla Madonna della Castagna fa parte di un vasto programma

La Fondazione eroga i propri servizi attraverso l’Istituto di Riabilitazione Angelo Custode, il Centro Polifunzionale Scala di Giacobbe e una Rete di Consultori attivi nella città di Bergamo e in provincia.

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E' stato Lunedì 7 Luglio. Un gruppo di ospiti della RSD Michael, con operatori, volontari e famiglie, sono andati in "uscita" al Santuario della Madonna della Castagna. Una bella sfida, tanta soddisfazione. Tanto più che l'esperienza non è isolata ma fa parte di un vasto programma di uscite sul territorio, distribuite su tutto l'anno. Un'uscita a settimana. Oltre a quelle col CAI, si intende. Un grosso impegno per un grosso lavoro con tanti risultati. Da tutti i punti di vista. 

Una bella giornata

Sono partiti col pulmino. Certo, non è stato un percorso lungo ma è stato lo stesso un po' impegnativo. Giunti a destinazione, poi, non è che si sono seduti ad attendere cha la giornata trascorresse da sola. L'hanno invece vissuta, momento dopo momento, godendone i diversi attimi. Hanno cominciato con una passeggiata. Poi c'è stata la visita al Santuario.  Quindi il pranzo. All'aperto, sotto l'ombra. 

Un'esperienza particolare e bella. Immersi nel verde dei boschi, al riparo dalla calura, in un ambiente nuovo e a contatto di persone nuove, in compagnia, con piati e sapori diversi, gli ospiti di RSD Michael hanno vissuto un momento davvero speciale. E pure le loro famiglie. Una condizione di benessere emozionale favorita anche dalle stimolazioni sensoriali prodotte dal cinguettio deglu uccellini, dalla brezza sulla pelle, dai profumi della vegetazione. Stimoli per tutti i sensi: udito, tatto, odorato, vista e gusto. Attività sensoriali importanti che contribuiscono ad assicurare un buon livello di qualità della vita. 

Un vasto programma

L'uscita al Santuario della Madonna della Castagna fa parte di un ampio programma. Si tratta di uscite sul territorio che RSD Michael organizza tutto l'anno, almeno una volta a settimana. Possono essere passeggiate nei parchi, pic-nic in Estate, partecipazione a pranzi sul territorio come quelli organizzati dagli Alpini. 

Un obiettivo è quello di favorire l'inclusione sociale e di sfatare pregiudizi tra la gente. Tra questi, quello che crede che persone con disabilità ad alto bisogno di sostegno, magari non giovani, non abbiamo la condizione di vivere esperienze di vita quotidiana come queste. 

Ce ne sono anche altri che riguardano da vicino i residenti di RSD Michael. RSD Michael è una struttura nella quale si lavora molto sulla stimolazione. In particolare su quella sensoriale (più che su quella cognitiva) perché è attraverso la stimolazione sensoriale che si può rispondere nel modo migliore ai bisogni dei suoi ospiti. Quando si esce, gli ospiti hanno la possibilità di sperimentare dal vivo, in un contesto esterno, quello su cui lavorano ogni giorno in struttura. Un modo efficace per generalizzare - così si dice - le abilità acquisite nel percorso formativo. Quelle abilità che aumentano l'autonomia e, quindi, la qualità della vita. Con essa, la possibilità di proteggere la propria dignità. 

Uscire, poi, è sempre anche un'occasione di svago e di relax, condizioni che contribuiscono notevolmente allo star bene della persona. Un benessere che va oltre il momento dell'uscita. In RSD Michael infatti si è riscontrato che la condizione di benessere - maggior tranquillità e serenità - prosegue nei giorni successivi. 

Risultati anche per gli operatori e per le famiglie

Le uscite sono un momento stimolante anche per gli operatori. In quelle occasioni, infatti, hanno la possibilità di osservare comportamenti e reazioni dei loro utenti in contesti diversi. Da qui derivano considerazioni che vengono poi trasferite nel lavoro quotidiano portando a risultati interessanti. 

Le famiglie, dal canto loro, hanno la possibilità di constatare e sperimentare come i loro cari abbiano la possibilità di vivere dimensioni di inclusione. Nella loro vita quotidiana, inoltre, sono poche le possibilità di condividere momenti ricreativi con i loro familiari meno fortunati. Queste sono occasioni concrete per farlo. Non sono soli. Ci sono con loro gli operatori della RSD. L'attività è organizzata e protetta. Non è poco.

Queste opportunità permetteono anche di approfondire il rapporto tra famiglia e operatori con una valorizzazione del rispetto reciproco e della conseguente possibilità di sentirsi tutti parte di una squadra che lavora insieme per obiettivi comuni e condivisi. 

La cena alla Casa del Giovane

Sarà anche per questo che arriva proprio dalle famiglie la richiesta di organizzare cene alla Casa del Giovane. Ancora un'occasione speciale. La Casa del Giovane è proprio vicina alla sede di RSD Michael. Ci si può andare a piedi e si può essere proprio in tanti. Lì, poi, il personale el'organizzazione sono molto sensibili e collaborativi. Tutto funziona sempre molto bene. E anche qui, accadono cose speciali. Dal fatto di comprendere la necessità di attendere il proprio turno e di riuscire a farlo. A quello di poter scegliere piatti e pietanze. 

E ancora una volta i ragazzi di RSD Michael possono generalizzare le abilità acquisite in struttura. E ancora una volta, questo rappresenta motivo di grande soddisfazione per loro, per gli operatori e per le famiglie. 

 

 

 

 

 

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