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I Consultori di Fondazione: 50 anni di storia, un patrimonio per il territorio

La Fondazione eroga i propri servizi attraverso l’Istituto di Riabilitazione Angelo Custode, il Centro Polifunzionale Scala di Giacobbe e una Rete di Consultori attivi nella città di Bergamo e in provincia.

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50 anni fa, il 29 Luglio 1975, nascevano i consultori familiari pubblici. Sono sei quelli che nella nostra provincia fanno parte della rete di Fondazione Angelo Custode. "A presidio del territorio", li definisce l'Eco di Bergamo che dedica due pagine alla notizia e ai suoi approfondimenti, scaricabili qui

Consulenza e accompagnamento aperti a tutti

Sei strutture che "offrono un servizio di consulenza e accompagnamento aperto a tutti - singole persone, famiglie, coppie, genitori, fidanzati, adolescenti - per affrontare problemi inerenti la vita di coppia, la salute della donna, le relazioni familiari, la sessualità, la procreazione e l’educazione dei figli, eventuali difficoltà legate ai percorsi di crescita, alla costruzione dell’identità e alle relazioni con gli altri". Insomma "un punto di riferimento in un mondo sempre più fragile" li definisce Giuseppe Giovanelli. Accessibile anche attraverso il servizio sanitario con cui i consultori di Fondazione sono convenzionati. E senza bisogno di ricetta, mettendo così a disposizione prestazioni gratuite di qualità che molti non potrebbero permettersi.

Sono i consultori

e, con loro, anche i 

A sostegno di chi sente la fatica di vivere il quotidiano

Quanto all’accompagnamento psicologico, Antonio Mazzucco, psicologo e responsabile dei Consultori di Bergamo e di Calusco, rileva soprattutto due aspetti: "La fatica nel gestire le relazioni, che si tratti di coppie o di famiglie. E la realizzazione di sé, per cui molti sentono la fatica di vivere il quotidiano tra lavoro e scuola: penso ai disturbi dell’umore e depressivi, all’ansia, anche in reazione alle richieste alte della società che ci chiede di essere felici per essere realizzati». Lo «Scarpellini» è, spiega Mazzucco, «in contatto con sacerdoti e parrocchie, ma da noi chiunque è accolto, credente o meno. Aiutiamo tutti a curare e sviluppare relazioni “buone” per sé e per gli altri".

Bruno Vedovati, sociologo e responsabile delle strutture di Villongo, Trescore e Clusone, pone invece l'accento sulla "prevenzione possibile e e auspicata". Facendo anzitutto i conti con la diversità dei territori. "In città, rivolgersi allo psicologo è più consueto, specie in un’ottica di prevenzione. Nelle valli, invece, rileviamo lo stigma del pregiudizio, dell’essere visti, il nascondere il problema agli altri. Per noi è una grossa fatica essere d’aiuto". Negli anni, è l’analisi di Vedovati, si è osservata "una trasformazione. Una volta i genitori chiedevano di essere aiutati, oggi sono affaticati e ci portano figli sempre più piccoli per i quali cercano una presa in carico completa, chiedendo di essere investiti di meno, loro, come figure genitoriali. C’è incapacità a porre limiti e regole, ed è un fenomeno che preoccupa". Su cui, aggiungiamo noi. è sempre più necessario e urgente lavorare e, in questo ambito, i Consultori possono svolgere un ruolo molto efficace. 

Presa in carico continuativa e seria per i ragazzi

Peraltro, come dice Giovanni Danesi, psicologo e responsabile del consultorio Adolescenti e Giovani di Bergamo, "il consultorio è sempre meno un posto dove si trova la soluzione definitiva. Sempre più, invece, aiutiamo la persona a interrogare il suo bisogno e lo riorientiamo verso il servizio più adatto a una presa in carico continuativa e seria. Stiamo facendo un enorme lavoro di contatto con altre realtà, come centri specializzati nei disturbi alimentari, o in patologie psichiatriche. Il consultorio è strategico, vi si rivolge una persona che non sa a chi affidarsi. Ed è una domanda in forte crescita. Come quella dei ragazzi che provano un disagio: è solo esistenziale o c’è qualcosa da diagnosticare che sta sotto?".

Da settembre il consultorio per i giovani sarà a Casa Marina Lerma per rendere ancora più efficace la sinergia tra strutture e servizi intorno al ragazzo che chiede sostegno. Non sarà dunque un semplice trasloco in via Morelli dai locali attualmente occupati nella vicina via Conventino, quello che riguarderà il Consultorio. "Avremo modo - dice Danesi - di utilizzare per i nostri scopi le nuove stanze sensoriali Sensei per chi ha fobie particolari, passeremo da 7 a 10 studi con la possibilità di raggiungere un numero maggiore di utenti e di incrementare le attività in solvenza. Ma soprattutto ci sarà una più stretta integrazione con il polo neuropsichiatrico. Per esempio, quando ci accorgiamo che il disagio di un ragazzo non è semplicemente psicologico, ma può avere a che fare con un disturbo neuropsichiatrico, come un Asperger, o una fase depressiva".

Campi di intervento e lavoro insieme

"I nostri campi di intervento - aggiunge Danesi - sono il bullismo e il cyber bullismo, l’affettività, la dipendenza da dispositivi elettronici e il ritiro sociale, il cosiddetto hikikomori. L’intervento tipico, svolto dallo staff costituito da una ventina di psicologi (cui si aggiungono, per le scuole, i formatori), è costituito da dieci sedute di supporto psicologico, cui possono seguire, a seconda del bisogno, altre dieci sedute di specifica psicoterapia. I pazienti sono spesso ragazzi dagli 11 ai 25 anni, ma sono talvolta coinvolti anche i genitori per sciogliere i nodi più intricati delle relazioni coi figli. Se serve una classica mediazione familiare, viene messa invece in campo l’interazione con il vicino consultorio Scarpellini che fa parte della rete di consultori della Fondazione Angelo Custode".

50 anni di storia, dicevamo. 50 anni di attività che hanno permesso di costruire e rappresentare un patrimonio prezioso che i Consultori di Fondazione continuano, ogni giorno, a mettere a disposizione di tutti, accogliendo chiunque si rivolga loro.

 

 

 

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