
Gli Alpini di Bergamo. Dal Covid a Casa minori e famiglia Marina Lerma
La Fondazione eroga i propri servizi attraverso l’Istituto di Riabilitazione Angelo Custode, il Centro Polifunzionale Scala di Giacobbe e una Rete di Consultori attivi nella città di Bergamo e in provincia.

Venerdì 21 Febbraio, nel corso di una simpatica e affollata cerimonia presso la sede dell'Associazione Nazionale Alpini di Bergamo, gli Alpini della nostra provincia hanno donato la cifra di 36.000 € a Fondazione Angelo Cutode per sostenere la realizzazione di una sala multisensoriale nella nuova Casa Minori e Famiglia Marina Lerma, La nuova casa, che sarà inaugurata il prossimo 14 Giugno, sarà l'evoluzione dell'esperienza costruita e maturata in Casa Amoris Laetitia, una delle strutture della Fondazione.
Forse centocinquanta gli Alpini presenti, da tutte le sezioni della bergamasca. Tutti indossando il cappello con la piuma. Molti portando gli stendardi. Giornata importante da diversi punti di vista. A cominciare dal fatto che in questi giorni, cinque anni fa, si scatenava il Covid nel nostro territorio. Da lì seguirono settimane e mesi terribili nel corso dei quali, ancora una volta, gli Alpini si sarebbero distinti per generosità e disponibilità. Il loro contributo alle gestione dell'emergenza è stato determinante. A cominciare dall'ospedale da campo, realizzato a tempo di record presso la Fiera di Bergamo.
Generosi, disponibili, sensibili al territorio, alla sua gente e ai loro bisogni. Così ci siamo abituati a conoscerli e così continuano ad essere. Anche nel gesto di Venerdì scorso.
Giorgio Sonzogni, Presidente della sezione, ha presentato le motivazioni e gli scopi associativi che hanno spinto le “Penne nere bergamasche” a fare questa donazione. Si conferma e rinnova anche in questo modo la radice della solidarietà umana che contraddistingue l'associazione. Una solidarietà che questa volta si esprime verso bambini e ragazzi che vivono in gravi condizioni di patologie e disabilità. "Donare una sala multisensoriale significa anche rinnovare e rinforzare la cultura della solidarietà che non solo risponde ai bisogni immediati, ma promuove anche un percorso di crescita e dignità per coloro che attraversano sfide complesse".
Un ringraziamento di cuore è quello che ha espresso Mons. Vittorio Nozza, Presidente della Fondazione Angelo Custode. Nel suo intervento, Mons. Nozza ha sottolineato come questo rappresenti un gesto di incoraggiamento oltre che un sostegno importante per il progetto della Fondazione. Si tratta di proseguire e sviluppare l’attività avviata con l’esperienza di Casa Amoris Laetitia a favore dei bambini che vivono situazioni difficili e di fatica e delle loro famiglie. In particolare, sostenere la realizzazione di una stanza multisensoriale "significa anche provare a sviluppare azioni innovative che possano favorire i percorsi educativi ed abilitativi, oltre che far vivere esperienze di benessere ai piccoli che verranno accolti nella nuova struttura".
E ha ricordato anche la sensibilità degli Alpini verso le persone con disabilità. Una sensibilità espressa già, ormai molto tempo fa, con la Casa di Endine, "ma che si rinnova ogni anno con la bellissima giornata ai Colli di san Fermo che raccoglie tanti servizi per persone con disabilità del nostro territorio. Una giornata di incontro e di festa che ha un forte significato di inclusione sociale".
Una cerimonia sobria e allo stesso tempo vivace. Diversi gli interventi per sottolineare il significato della donazione e quello della sua destinazione. Su cosa siano e a cosa servano le stanze multisensoriali è intervenuta Maria Luisa Galli, Responsabile di Casa Amoris Laetitia. Nel corso del suo intervento ha presentato un video che rende bene le modalità di funzionameno e gli scopi di queste sale.
Qui il video: https://youtu.be/9XpXwcO2mXw
All'evento hanno dato risalto i più importanti media locali, da l'Eco di Bergamo al Telegiornale di Bergamo TV e pure Vivere Bergamo.
Qui gli articoli:
Qui il servizio del TG di Bergamo TV: https://youtu.be/d9FCzbYfd6Y
E poi le fotografie! Belle anche quelle. Hanno saputo cogliere lo spirito e l'importanza della cerimonia.
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